
Da questo evento scaturisce il dramma di una morte inaspettata che comporta delle conseguenze inattese per i suoi abitanti i quali si ritrovano a dover fare i conti con le proprie paure, ma soprattutto con il timore di perdere la propria autonomia di oasi apparentemente felice e perfetta di interregno cui nessuno può accedervi e dove tutti sono autosuffcienti ed autonomi, ma sarà una violenza esterna ed estranea al loro mondo a far rinascere nei suoi abitanti istinti e paure che rendono gli individui ciechi ed incapaci di ponderare la realtà e al violenza insita in loro.
La zona rappresenta la paura contemporanea del diverso e dell'altro da sé, è l'allegoria di un nuovo medio evo in cui la società contemporanea pare immergersi progressivamente, ma sarà il figlio di uno dei principali esponenti della zona a rompere gli schemi precostituiti di un'etica che dovrà fare i conti con un percorso di crescita e presa di coscienza amara e crudele in cui nessuno, neppure l'integerrimo poliziotto ne uscirà indenne, disvelando aspetti oscuri della propria coscienza che riflettono una realtà che sembra più pericolosamente appartenerci.
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