26/07/07

Ero uno sposo di guerra

Commedia in cui Hawks apparentemente ripropone lo scontro tra i sessi tipico del suo cinema, attraverso schermaglie e diverbi che contrappongono un divertentissimo Cary Grant, nelle vesti di un ufficiale francese e Anne Sheridan in quelle di un militare americano, capace di tenergli abilmente testa, per poi spostare la propria attenzione ironica e sarcastica nei confronti dell'ottusità del protocollo militare.
Aspetto che pare emergere sin dall'inizio, nella sequenza in cui Grant si diletta nel decifrare gli astrusi acronimi degli uffici del comando militare americano, ma non la più lineare e piana sigla "Ladies", indicante la toilette delle donne, tanto da divenire oggetto dell'ironia di una sua occupante.
Dimostrazione del cortocircuito semantico e cerebrale cui porta la mentalità militare, incapace di riconoscere le sottigliezze grammaticali dalla stessa elaborate, tanto da frustrare i tentativi di rimpatrio in America dei novelli sposi, costretti a sposarsi a fini legali ben tre volte e a ricorrere pure al travestitismo per ingannare la stolida burocrazia.
Film divertentissimo che andrebbe visto in lingua originale per cogliere le sfumature linguistiche ed ironiche insite nel film, che non rinuncia a ribadire il potere superiore femminile e l'ottusità maschile, rappresentata da un sistema gerarchico abile nel perdersi nei rivoli dei propri assurdi regolamenti.

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