01/08/09

I compari

I compari di Robert Altman come usualmente nello stile del regista americano offre una visione anticlassica del genere western, in cui da una parte si ha una demitizzazione della frontiera e dei suoi abitanti per volgere l'attenzione ad un'umanità piuttosto rozza e più vera nella sua rappresentazione, calata in un contesto invernale che pare raffreddare ogni ardore per lo spettatore in cerca di lande assolate, mandrie e duelli, dall'altra vi è un sarcasmo di fondo, tipico del regista nel presentarci il protagonista come personaggio più faccendiere che pistolero, tant'è che avrà occasione di confermare quanto sostenuto dal regista stesso.
McCabe (Warren Beatty) è un affarista che attorno ad un piccolo centro minerario costruisce un vero e proprio villaggio a partire dalla casa di tolleranza quale punto nevralgico indispensabile per soddisfare i lavoratori e gli abitanti prevalentemente uomini.
Sarà l'arrivo di Mrs. Miller (Julie Christie) prostituta esperta a segnare l'inizio della collaborazione con McCabe, che col tempo scoprirà di amarla nonostante le schermaglie e l'apparente rigidità della bella tenutaria nei suoi confronti, ma le difficoltà di dialogo e d'incontro, nonché l'orgoglio del giovane uomo impediranno ai due di godere felicemente di questo affetto trattenuto da entrambi, per ritrosie e incapacità reciproche ad ammettere completamente i propri sentimenti.
Altman, infatti, non esita a spiazzare lo spettatore offrendo un finale malinconico per i suoi protagonisti, in cui la neve avvolge tutto quanto, sferzando il paese, e dimostrando come sia possibile riuscire a decostruire quelle dinamiche tipiche del duello western, rendendolo più una caccia disperata e fortunata per chi la vince, che una sfida a chi estrae più rapidamente la pistola, lezione che Eastwood rammenterà nel suo capolavoro crepuscolare del genere: Gli spietati.

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