01/06/10

Draquila - L'Italia che trema

Quando non è il semplice e puro livore ad accompagnare le parole e l'analisi critica di Sabina Guzzanti, il suo film diviene meno attaccabile da facili critiche da parte di coloro che si sono indignati per questa sua opera, che affonda a piene mani nel cinema di Michael Moore, seppur riesca a prendere le debite distanze dall'ironia caustica e spesso corrosiva, non sempre apprezzabile dell'autore americano, riuscendo a realizzare un film d'inchiesta in cui emergono dati, riferimenti precisi e calzanti che aiutano a comprendere il fenomeno ricostruzione e la macchina Protezione Civile, incarnata dall'onnipresente Bertolaso.
Sembra di assistere per certi versi ad una puntata di Report, ma con accenni di ironia ben più acuta e attesa da una persona come la suddetta regista, che meglio si addice ad un'autrice che a suo tempo con le proprie imitazioni è riuscita a farci riflettere e ridere amaramente di figure emblematiche della nostra politica nostrana.
Emerge un'amarezza sconfinata da questa visione, dall'ascolto della ben nota intercettazione telefonica degli imprenditori felici dell'evento terremoto e del progetto New Town avanzato dal nostro Primo Ministro, che aiuta passo passo lo spettatore a ricostruire una memoria non così lontana, ma che sempre più spesso l'informazione ci porta a dimenticare o a ignorare, riuscendo a raccogliere sia le voci di assenso e dissenso del popolo vittima del terremoto, andando a sollevare domande sulla gestione dei campi, dell'assegnazione delle case e di tutto il sistema organizzativo proiettato più al post terremoto che alla prevenzione, perché questo è il valore semantico insito in un'istituzione denominata Protezione Civile.
La regista riesce così a tessere un discorso argomentativo che risulta sempre meno attaccabile, in cui evidenzia le mancanze e le contraddizioni di una gestione sia politica che istituzionale che si riversano e si riflettono nell'apparente entusiamo degli abitanti delle New Town, riuscendoci a mostrare le crepe e le rughe dietro l'apparente benessere e rinascita, raccontandoci e spiegandoci meglio di qualunque saggio il berlusconismo e ciò che è diventato e soprattutto la sua sottostima e sottovalutazione a suo tempo attuata e perpetrata colpevolmente.

2 commenti:

Ukiyoe ha detto...

E'vero, inattaccabile l'argomento e la sua argomentazione... Ma non mi è piaciuto per niente, forse perchè mi sono rimpilzata di troppi documentari già!! In ogni caso ben vengano sempre le critiche al nostro attuale governo...

Pereira ha detto...

In fondo se si accettasse sempre e tutto supinamente senza porsi delle domande e informandosi si rischierebbe di accettare tutto incondizionatamente e di formarsi dei pregiudizi spesso erronei... :-)