Film in cui i toni si fanno subito seri e drammatici con complotti e misteri che avvolgono la vicenda, ma che la sceneggiatura non riesce a dipanare alla perfezione, mostrando evidenti buchi narrativi importanti per lo sviluppo del personaggio Potter, nel tentativo di condensare in un film decisamente lungo il denso materiale letterario a disposizione, riuscendo solo nella parte finale ad incanalare quell'emozione sino a poco prima frustrata da sequenze in cui l'aspettativa appariva eccessivamente dilatata e relegata a sguardi e reticenze pretestuose.
Spetta così al personaggio di Dolores Umbridge, interpretata dall'ottima attrice Imelda Staunton - a suo tempo notevole protagonista di Vera Drake di Mike Leigh - il compito di regalarci il personaggio più ambiguo e insopportabile di una storia, che tendenzialmente annoia e non riesce ad intrigare come dovrebbe, nonostante le tematiche affrontate di macchinazioni politiche e indicibili sospetti, che dovrebbero introdurre il giovane mago nell'ambiguo mondo degli adulti e prepararlo allo scontro a venire con la sua nemesi.
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