13/07/07

Romanzo popolare

Monicelli dimostra in questo film di saper ancora tratteggiare con giusta e sapida ironia il ritratto di un'Italia e di un periodo - quello degli anni '70 - soggetto a mutamenti sociali e a contrapposizioni politiche, che vengono sublimate nella contrapposizione uomo/donna, quale metafora del nord/sud del nostro paese e delle sue difficoltà di cambiamento e di apparente ammodernamento.
Il potenziale elemento drammatico viene trattato con equilibrio e misura grazie alla verve comica di un Tognazzi veramente in parte e ad un'Ornella Muti giovanissima, che sa porsi quale adeguata attrice da commedia e oscuro oggetto del desiderio di un uomo che scopre le proprie idiosincrasie, comuni a molti italiani, al di là di barriere e confini ideologici e geografici, che Monicelli riesce a raffigurare senza cadere in facili macchiette.
Un'opera che fotografa con un sorriso amaro conflitti umani, che il cinema odierno ha ormai banalizzato, perdendo quella capacità di inserimento anche nel tessuto sociale, come invece questo film dimostra di saper ancora raccontare, celando abilmente il discorso dietro il genere della commedia nazional-popolare.

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