31/08/07

Giardini di Pietra

Un film che si contrappone vistosamente all'epica e alla grandiosità di un precedente come Apocalypse Now quale amara riflessione sulla guerra del Vietnam, attraverso una rappresentazione non esibita del conflitto.
Coppola questa volta sceglie l'intimità della caserma della guardia dedita alla cerimonia di sepoltura dei militari caduti in guerra, per raccontare il dolore e le contraddizioni della guerra che ha segnato gli USA, e lo fa usando un tono dimesso, intimista e rispettoso, lungi dal voler apparire retorico, mostrando addirittura l'insofferenza vissuta da coloro che a quel cerimoniale sono preposti.
In un incipit in cui subito ci viene rammostrato quello che sarà il dolore finale con cui dovranno confrontarsi e convivere i protagonisti, Coppola evoca le voci e i rumori lontani che popolano l'apparente silenzio esteriore delle lapidi di pietra dei "giardini di pietra", cui la guardia è tenuta a vigilare e a commemorare.
Un film molto sentito dal regista dopo la perdita di un figlio in quel medesimo conflitto, in cui si contrappone la ferrea logica militare del Capitano Thomas (Dean Stockwell) alla disillusione e rabbia del sergente Hazard (James Caan), diviso tra il senso di un dovere volto a salvare quanti più militari possibili, ma impedito dai suoi stessi superiori, e la disillusione per un conflitto perso in partenza ed inutile.

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