19/11/07

Un'altra giovinezza

Coppola torna al cinema con una storia che trasuda filosofia col rischio di poter sembrare verbosa ed involuta nella sua esplicazione per immagini, ma che proprio grazie ad esse riesce ad affascinare e coinvolgere, per lasciarci un messaggio molto più semplice del discorso stesso con cui viene proposto.
Il titolo italiano di suo è fuorviante ed incapace di giocare sull'ambiguità contraddittoria di Youth Without Youth, che rende maggiormente l'idea della condizione esistenziale del suo protagonista, teso verso una ricerca che si spinge sino alle radici del linguaggio e della nostra vita, ma che saprà riscoprire ed apprezzare l'amore - sensazione per quanto dolorosa - per cui almeno una volta vale la pena vivere.
Ed è qui che Coppola riesce ad appassionare, grazie anche alla delicata bellezza dell'esordiente Alexandra Maria Lara, che dà corpo ad un amore che trascende il tempo o che forse appartiene al sogno di un uomo che aspira a recuperare attraverso la dimensione onirica ciò che aveva perduto, mettendo alla prova sé stesso e le sue aspirazioni, forse così vaghe ed effimere rispetto al sentire che solo il cuore ci può trasmettere quando batte per un sentimento sincero.

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