17/12/07

Irina Palm

Una chitarra quasi spettrale ci introduce in un contesto che subito pare rammentare un film di Loach, in cui esistenze proletarie vengono subito messe a dura prova dall'esistenza infame, ma Garbarski dimostra di saper gestire la materia con sapiente equilibrio narrativo, alternando momenti drammatici ad altri da commedia senza per questo cadere in facili scelte narrative, come dimostra la sequenza all'interno del locale sexy in cui si ritroverà a lavorare con un'esotico nome d'arte in cui il regista sceglie di non mostrarci immediatamente il controcampo in cui sono relegati i libidinosi clienti, senza mai drammatizzare o ridicolizzare un contesto di dubbio gusto.
Film che segue le vicissitudini di una figura stanca, piegata dall'esistenza, che si evolve e si nobilita nonostante lo squallore in cui si ritrova ad agire, e che si confronta con l'emblematico ed in fondo romantico personaggio di Mikky (Miki Manojlovic), il quale la introduce in una realtà fino a quel momento inimmaginabile per Maggie (Marianne Faithfull) che l'aiuterà ad evolversi anche nel suo rapporto con il proprio amato figlio riuscendo a reciderne il cordone ombelicale e a fugare i fantasmi latenti del passato.

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