Si potrebbe pensare a questo film come ad un'opera leziosa e inconsistente, ma sarebbe il giudizio superficiale o forse sin troppo approfondito da parte dello spettatore che si ritrovasse di fronte a questo primo lungometraggio di Miranda July, ragazza dolce e sensibile che traspone per immagini una realtà provinciale abbastanza tipica, ma lo sguardo contemplativo della regista evidenzia subito una certa levità che rende il tutto più gradevole e curioso, grazie a sonorità elettroniche soffuse che cadenzano il ritmo di immagini sospese come i sentimenti di Christine (Miranda July), videoartista fortemente emotiva, tanto da trasporre nelle proprie opere sensazioni, impressioni ed immagini che denunciano una ricerca emozionale precisa.
Richard invece è un padre apparentemente stralunato ed incapace di rapportarsi coi propri figli, anch'essi emblematiche figure in cerca di un lenitivo alla propria solitudine, che gestisce con imbarazzo la separazione dalla moglie e non riesce ad accogliere col dovuto entusiasmo le attenzioni amorevoli di Miranda.
La regista costruisce tante piccole storie di vita anelanti sesso e sentimenti in maniera spesso buffa e stralunata, in cui i bambini appaiono figure già consapevoli della propria esistenza e della propria maturità, ma che sono costretti a celare agli occhi degli adulti, mentre questi ultimi sembrano regredire ad uno stato adolescenziale dell'amore, ma il tutto vissuto con leggerezza e poesia.
Un film buffo che può far storcere il naso ai più, ma che dimostra di saper raccontare un quotidiano stralunato con delicatezza e dolcezza come il viso gentile della sua autrice/attrice.
Richard invece è un padre apparentemente stralunato ed incapace di rapportarsi coi propri figli, anch'essi emblematiche figure in cerca di un lenitivo alla propria solitudine, che gestisce con imbarazzo la separazione dalla moglie e non riesce ad accogliere col dovuto entusiasmo le attenzioni amorevoli di Miranda.
La regista costruisce tante piccole storie di vita anelanti sesso e sentimenti in maniera spesso buffa e stralunata, in cui i bambini appaiono figure già consapevoli della propria esistenza e della propria maturità, ma che sono costretti a celare agli occhi degli adulti, mentre questi ultimi sembrano regredire ad uno stato adolescenziale dell'amore, ma il tutto vissuto con leggerezza e poesia.
Un film buffo che può far storcere il naso ai più, ma che dimostra di saper raccontare un quotidiano stralunato con delicatezza e dolcezza come il viso gentile della sua autrice/attrice.
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