20/05/08

La zona

Storia ambientata in un paese sudamericano non ben identificato e di un villaggio supersorvegliato, la cui apparente sereneità e sicurezza vengono minate dall'ingresso abusivo ed inaspettato di un gruppo di giovani ladri della baraccopoli sita al difuori delle sue mura.
Da questo evento scaturisce il dramma di una morte inaspettata che comporta delle conseguenze inattese per i suoi abitanti i quali si ritrovano a dover fare i conti con le proprie paure, ma soprattutto con il timore di perdere la propria autonomia di oasi apparentemente felice e perfetta di interregno cui nessuno può accedervi e dove tutti sono autosuffcienti ed autonomi, ma sarà una violenza esterna ed estranea al loro mondo a far rinascere nei suoi abitanti istinti e paure che rendono gli individui ciechi ed incapaci di ponderare la realtà e al violenza insita in loro.
La zona rappresenta la paura contemporanea del diverso e dell'altro da sé, è l'allegoria di un nuovo medio evo in cui la società contemporanea pare immergersi progressivamente, ma sarà il figlio di uno dei principali esponenti della zona a rompere gli schemi precostituiti di un'etica che dovrà fare i conti con un percorso di crescita e presa di coscienza amara e crudele in cui nessuno, neppure l'integerrimo poliziotto ne uscirà indenne, disvelando aspetti oscuri della propria coscienza che riflettono una realtà che sembra più pericolosamente appartenerci.

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