
Due storie di uomini che all'inizio s'incontrano, si perdono di vista e poi si ritrovano sino ad un nuovo cambio di prospettiva e alla resa dei conti con la vita stessa, con le sue sconfitte e apparenti vittorie temporanee.
Huston firma un'opera che sa fotografare con il giusto sguardo e ritmo esistenze ai margini, senza essere indulgente con esse, restituendoci interni sordidi e bar in cui ciondolare per poi farci assaporare anche lo squallore dei ring amatoriali e le aspirazioni deluse dei suoi giovani pugili, sino all'apparente riscatto per uno dei suoi protagonisti, anche se Huston insinua il vero motivo della vittoria e getta uno sguardo anche sull'organizzazione di certi tipi d'incontro.
C'è rimpianto e amarezza in questo suo film, mai compiaciuto o nostalgico, perché egli adotta una asciuttezza descrittiva nell'esprimere quel senso di sconfitta che alcuni individui si portano dentro ad oltranza e che niente pare riuscire a distogliere dalla loro anima.
Allora non resta che aspettare che un buon amico riemerga dal passato per prenderti ancora una volta per mano e accompagnarti, anche se per breve tempo, a consumare un caffè e tenerti compagnia per quel breve lasso di tempo che vi resta in una notte cittadina, memori di una vita che non si è mai riusciti a rendere migliore, forse per propria indolenza.
Huston firma un'opera che sa fotografare con il giusto sguardo e ritmo esistenze ai margini, senza essere indulgente con esse, restituendoci interni sordidi e bar in cui ciondolare per poi farci assaporare anche lo squallore dei ring amatoriali e le aspirazioni deluse dei suoi giovani pugili, sino all'apparente riscatto per uno dei suoi protagonisti, anche se Huston insinua il vero motivo della vittoria e getta uno sguardo anche sull'organizzazione di certi tipi d'incontro.
C'è rimpianto e amarezza in questo suo film, mai compiaciuto o nostalgico, perché egli adotta una asciuttezza descrittiva nell'esprimere quel senso di sconfitta che alcuni individui si portano dentro ad oltranza e che niente pare riuscire a distogliere dalla loro anima.
Allora non resta che aspettare che un buon amico riemerga dal passato per prenderti ancora una volta per mano e accompagnarti, anche se per breve tempo, a consumare un caffè e tenerti compagnia per quel breve lasso di tempo che vi resta in una notte cittadina, memori di una vita che non si è mai riusciti a rendere migliore, forse per propria indolenza.
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