Scanners può considerarsi un film emblematico della poetica cronenberghiana, in cui le mutazioni genetiche sono sempre state il tema portante del regista canadese ma in particolare questo film diede luogo a ben due seguiti e addirittura ad una serie tv, alla luce dell'interesse suscitato a suo tempo e ora quasi dimenticato, se non per la nota sequenza splatter in cui esplode la testa di una persona oggetto di un esperimento di scannerizzazione.
Il film di Cronenberg può considerarsi un piccolo horror esplicativo dell'idea del contagio e della conseguente mutazione nonché del complotto per mano di multinazionali senza scrupoli in grado di tenere sotto controllo coloro che vantano poteri psichici particolari, in grado di penetrare le menti delle persone, frutto di una mutazione genetica indotta, che per certi versi ricorda una tematica cara alla letteratura per immagini americana, vedasi gli X Men e tutti i supereroi frutto di mutazioni oggetto di radiazioni.
Anche in questo caso gli Scanners sono tra noi, ben nascosti e a rischio vita, soggetti relegati ai margini della società, non consapevole della loro esistenza, se non per la misteriosa Consec e il dott. Ruth (Patrick Mcgoohan) interessati ai loro poteri e decisi apparentemente a porli sotto stretta custodia.
Nonostante una trama che può apparire contorta, Cronenberg insinua continui dubbi e sospetti nello spettatore evidenziando trame di potere e di complotti tra due fazioni contrapposte di Scanners, in cui la tensione si fa sentire sensibilmente e si rimane affascinati dallo sviluppo della vicenda sino alla conclusione della stessa con colpo di scena finale che non delude le aspettative di questo film a metà tra l'horror e la fantascienza.
Il film di Cronenberg può considerarsi un piccolo horror esplicativo dell'idea del contagio e della conseguente mutazione nonché del complotto per mano di multinazionali senza scrupoli in grado di tenere sotto controllo coloro che vantano poteri psichici particolari, in grado di penetrare le menti delle persone, frutto di una mutazione genetica indotta, che per certi versi ricorda una tematica cara alla letteratura per immagini americana, vedasi gli X Men e tutti i supereroi frutto di mutazioni oggetto di radiazioni.
Anche in questo caso gli Scanners sono tra noi, ben nascosti e a rischio vita, soggetti relegati ai margini della società, non consapevole della loro esistenza, se non per la misteriosa Consec e il dott. Ruth (Patrick Mcgoohan) interessati ai loro poteri e decisi apparentemente a porli sotto stretta custodia.
Nonostante una trama che può apparire contorta, Cronenberg insinua continui dubbi e sospetti nello spettatore evidenziando trame di potere e di complotti tra due fazioni contrapposte di Scanners, in cui la tensione si fa sentire sensibilmente e si rimane affascinati dallo sviluppo della vicenda sino alla conclusione della stessa con colpo di scena finale che non delude le aspettative di questo film a metà tra l'horror e la fantascienza.
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