
Eppure il film di Soldini va oltre l'analisi autoreferenziale della crisi familiare dettata dalla stanchezza sentimentale e la noia contemporanea un po' chic, per riflettere sulla fine del lavoro, sulla sua perdita improvvisa e quando Michele (Antonio Albanese) confessa il suo licenziamento taciuto per ben due mesi, viene subito alla mente il protagonista di A tempo pieno di Cantet, a quel senso di vergogna e sconfitta che si prova per non aver più la possibilità di lavorare, di ricoprire un ruolo sociale, di essere utile alla propria famiglia. Ed è il personaggio di Michele a risentire maggiormente di questo peso esistenziale dato da un vuoto che lo logora e che mette in crisi lentamente, silenziosamente i rapporti coi suoi cari, e che trova in Albanese un interprete sensibile e vero, anche se la storia rischia una certa ripetitività e incapacità di sbocco, che il regista riesce comunque a proporre attraverso situazioni e peregrinazioni in una Genova che vorrebbe respirare, trasmettendoci così l'angoscia e il perturbamento di una famiglia e di una società che arranca faticosamente.
Non a caso Soldini mette in mano alla Buy il libro di racconti della Munro, Nemico, amico amante, forse per trasmetterci quel desiderio di libertà o meglio di abbandono di questo grigiore in cui si è precipitati e da cui pare non potersi sfuggire, o almeno sembra non riuscirvi Michele, ma Soldini lascia intravedere uno spiraglio di salvezza, ponendo in bilico il rapporto tra Elsa e Michele, racchiusi in una plongée come due personaggi di Gondry, sospesi negli affetti e di fronte ad un futuro ancora incerto, come sempre, ma forse con una piccola fiammella di speranza da tenere viva.
Non a caso Soldini mette in mano alla Buy il libro di racconti della Munro, Nemico, amico amante, forse per trasmetterci quel desiderio di libertà o meglio di abbandono di questo grigiore in cui si è precipitati e da cui pare non potersi sfuggire, o almeno sembra non riuscirvi Michele, ma Soldini lascia intravedere uno spiraglio di salvezza, ponendo in bilico il rapporto tra Elsa e Michele, racchiusi in una plongée come due personaggi di Gondry, sospesi negli affetti e di fronte ad un futuro ancora incerto, come sempre, ma forse con una piccola fiammella di speranza da tenere viva.
2 commenti:
errata corrige:
"nemico amico amante", se proprio dobbiamo dare informazioni.. diamole esatte!
simona
Grazie mille! Provvedo subito alla correzione! Avevo confuso le copertine... doh!
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